La Fattoria di Corzano e Paterno appartiene alle famiglie Gelpke e Goldschmidt, eredi dell’architetto svizzero Wendelin Gelpke. La fattoria è il centro di un’intensa attività’ rurale cui sono tutti, direttamente o indirettamente, legati. Si estende su duecento ettari e produce vino, olio extravergine d’oliva e formaggi. La proprietà è composta da due fattorie separate che furono unite nel 1976. Si trova approssimativamente diciassette chilometri a sud-ovest di Firenze lungo la Via Cassia.
Gelpke comprò la Fattoria Corzano nel 1971 da discendenti dei Niccolini, una famiglia nobile fiorentina. Costretti a venderla per accontentare i numerosi eredi, chiesero consiglio all’amico Gelpke il quale propose di comprarla per salvarla dalle mani di speculatori, con la promessa che sarebbe rimasta intatta. Quando Gelpke acquistò La Fattoria di Corzano prese in possesso due case (Il Poggio e Corzanello) e un grande complesso di case (Corzano) che stavano andando in rovina. Non avevano elettricità, tubature idrauliche ne riscaldamento, ed erano molto danneggiate. Le vigne erano rade e mal tenute. Sebbene i Niccolini avessero usato il profitto proveniente dalla fattoria per secoli per la dote delle figlie, visto lo stato della fattoria è difficile immaginare che ce ne fosse stato mai uno.
Gelpke si trasferì a Corzano con il figlio di sette anni, Till, e il nipote, Aljoscha Goldschmidt. La sorella di Gelpke, Katerina Goldschmidt, madre di Aljoscha, si trasferì dall’Olanda per vivere nella casa colonica Corzanello con suo marito, Peter, e il figlio più piccolo, Pascal. All’inizio Gelpke piantò sei ettari di vigna e cominciò i lavori di restauro delle case ed a coltivare la terra. Comprò cinquanta pecore da latte sarde per aiutare questo processo e imparò a mungere a mano e a fare formaggio in un calderone sul fuoco, un formaggio che certa gente della zona ricorda come il migliore mai provato.